OpenAI sta diventando il nuovo Amazon?

OpenAI sta diventando il nuovo Amazon?

La recente introduzione delle funzionalità di shopping all’interno di ChatGPT segna un punto di svolta nell’evoluzione di OpenAI, trasformando ciò che era nato come assistente conversazionale in una potenziale piattaforma di e-commerce. Questa mossa strategica potrebbe rappresentare una delle più significative disruption nel settore del commercio elettronico degli ultimi anni, sfidando direttamente colossi come Amazon e Google Shopping con un approccio radicalmente diverso all’esperienza d’acquisto online.

La crescita esponenziale di ChatGPT: una base utenti formidabile

Per comprendere la portata di questa trasformazione, è necessario analizzare la straordinaria crescita di ChatGPT. Secondo i dati più recenti, ChatGPT ha raggiunto circa 400 milioni di utenti settimanali a febbraio 2025, raddoppiando la sua base utenti in soli sei mesi. Brad Lightcap, COO di OpenAI, ha dichiarato che l’azienda serve attualmente “il 5% del mondo ogni settimana” e che più di due milioni di aziende utilizzano ChatGPT sul lavoro.

La velocità di adozione di questa tecnologia è stata senza precedenti:

  • ChatGPT ha raggiunto 1 milione di utenti in soli 5 giorni dal lancio
  • A gennaio 2023 contava già 30 milioni di utenti
  • A novembre 2023 ha toccato quota 100 milioni
  • A dicembre 2024 è arrivato a 300 milioni
  • A febbraio 2025 ha superato i 400 milioni di utenti settimanali

OpenAI ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere 1 miliardo di utenti entro la fine del 2025, una cifra che renderebbe la piattaforma comparabile ai più grandi ecosistemi digitali al mondo.

Un dato ancora più significativo emerge dall’utilizzo: gli utenti di ChatGPT effettuano più di un miliardo di ricerche web ogni settimana, molte delle quali già orientate all’acquisto in categorie come prodotti di bellezza, articoli per la casa ed elettronica.

Come funziona lo shopping su ChatGPT: un’esperienza d’acquisto conversazionale

Il processo di shopping su ChatGPT rappresenta un paradigma completamente nuovo rispetto ai tradizionali e-commerce. In un’intervista rilasciata a WIRED, Adam Fry, responsabile del prodotto di ricerca di ChatGPT, ha spiegato che gli utenti interagiscono con il sistema attraverso conversazioni naturali.

Il meccanismo è semplice e intuitivo: l’utente può fare una richiesta specifica come “Qual è la migliore macchina da caffè sotto i 200 dollari che si adatta a una piccola cucina?“. ChatGPT elabora questa richiesta conversazionale e genera una lista di prodotti consigliati, personalizzati in base alle preferenze espresse.

Quando l’utente manifesta interesse per un prodotto specifico, può fare clic su di esso per visualizzare le opzioni di acquisto sul lato destro dello schermo. Il pulsante “acquista” reindirizza poi al sito web del venditore per completare la transazione. È importante sottolineare che gli acquisti non vengono finalizzati all’interno di ChatGPT, ma l’utente viene indirizzato ai siti dei rivenditori per il completamento dell’ordine.

La rivoluzione silenziosa: raccomandazioni senza pubblicità

L’elemento più dirompente di questo nuovo modello è l’assenza dichiarata di pubblicità o risultati sponsorizzati.
Adam Fry ha affermato categoricamente: “Non sono annunci. Non sono sponsorizzati”.
Questa dichiarazione rappresenta un netto contrasto con i modelli di business dominanti nell’e-commerce, storicamente basati su inserzioni pubblicitarie e posizionamenti a pagamento.

ChatGPT utilizza un approccio completamente diverso per le sue raccomandazioni: analizza recensioni di prodotti da diverse fonti internet, inclusi editoriali commerciali e forum come Reddit, per ottenere una valutazione completa e presumibilmente imparziale. A differenza di Google Shopping, focalizzato sulle parole chiave, lo shopping su ChatGPT è intrinsecamente conversazionale e contestuale.

Questa differenza fondamentale potrebbe ridefinire il rapporto tra consumatori, brand e piattaforme di vendita. Se le raccomandazioni di ChatGPT si dimostreranno veramente indipendenti e di qualità, questo potrebbe attrarre un numero crescente di consumatori stanchi di risultati di ricerca sempre più dominati da contenuti sponsorizzati.

Implicazioni per le aziende: ripensare l’approccio al digitale

Per le imprese, l’ascesa di ChatGPT come piattaforma di shopping comporta sfide e opportunità completamente nuove. Il paradigma tradizionale dell’e-commerce, basato principalmente sull’ottimizzazione SEO e sulle strategie pubblicitarie, rischia di diventare progressivamente meno efficace.

Da SEO-friendly ad AI-ready

In questo nuovo scenario, non è più sufficiente che un sito web sia ottimizzato per i motori di ricerca tradizionali. Come evidenziato nella premessa, i siti devono diventare “AI-ready”. Se i prodotti e i contenuti di un’azienda non vengono interpretati correttamente dagli agenti AI, rischiano di diventare invisibili per una fetta crescente di consumatori.

L’AI Readiness richiede un ripensamento completo della struttura dei contenuti, dei metadati, delle descrizioni dei prodotti e dell’architettura dell’informazione. Le aziende dovranno adattare i loro approcci per garantire che i sistemi AI possano comprendere accuratamente e rappresentare i loro prodotti e servizi.

La trasformazione del funnel d’acquisto

Il tradizionale funnel di marketing sta subendo una profonda trasformazione. L’intento d’acquisto non si esprime più attraverso ricerche generiche come “scarpe da trekking”, ma attraverso conversazioni dettagliate e contestuali come “Quali sono le scarpe più comode per un’escursione di 3 giorni con pioggia?”.

Questo cambiamento fondamentale richiede che le aziende ripensino completamente il modo in cui descrivono e posizionano i loro prodotti. Le descrizioni dovranno essere più ricche di contesto, orientate ai casi d’uso e ai problemi specifici che il prodotto risolve, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle caratteristiche tecniche.

Personalizzazione e rilevanza: i nuovi imperativi

In un’era in cui l’80% degli utenti online preferisce esperienze di shopping personalizzate, le aziende devono adattarsi rapidamente. ChatGPT e altri sistemi AI stanno rendendo la personalizzazione non solo possibile ma anche scalabile, permettendo interazioni su misura con milioni di utenti simultaneamente.

Per le imprese, questo significa dover investire in strategie che aumentino la rilevanza contestuale dei loro prodotti. Non si tratta più solo di essere visibili, ma di essere pertinenti nel momento esatto in cui un utente esprime un’esigenza specifica attraverso una conversazione con un agente AI.

Strategie per un mondo dominato dall’AI: come adattarsi

Per gli imprenditori e i professionisti del marketing, adattarsi a questo nuovo ecosistema richiede azioni concrete:

Valutare la propria AI Readiness digitale

Le aziende dovrebbero condurre un audit completo della loro presenza digitale per determinare quanto siano preparate per un ecosistema dominato dall’AI. Questo include:

  • Analisi della struttura dei contenuti e dei metadati
  • Valutazione della qualità e completezza delle descrizioni dei prodotti
  • Verifica della presenza e visibilità di recensioni autentiche
  • Misurazione dell’autorevolezza del brand nel proprio settor

Ripensare il brand positioning nell’era dell’AI

In un contesto in cui le decisioni d’acquisto sono mediate da un’intelligenza artificiale, il posizionamento del brand acquisisce un’importanza ancora maggiore. Le aziende devono articolare chiaramente ciò che le distingue e costruire una forte autorevolezza settoriale.

Questo riposizionamento dovrebbe considerare come i valori del brand, le caratteristiche distintive e i punti di forza possano essere compresi e comunicati efficacemente da un sistema AI durante una conversazione con un potenziale cliente.

Iniziare a sperimentare con i touchpoint basati sull’AI

Le aziende più lungimiranti stanno già esplorando l’integrazione di soluzioni basate sull’AI nei loro processi di vendita e marketing. Questo può includere:

  • Sviluppo di chatbot proprietari basati su tecnologie come ChatGPT
  • Integrazione di ChatGPT nelle proprie piattaforme attraverso API
  • Creazione di contenuti specificamente ottimizzati per la comprensione da parte dei sistemi AI
  • Aggiornamento delle strategie di content marketing per rispondere a domande complesse e contestuali

Implementare soluzioni AI per migliorare l’efficienza operativa

Oltre all’impatto sul front-end con i clienti, le aziende possono utilizzare ChatGPT e tecnologie simili per ottimizzare i processi interni.

Gli strumenti AI possono automatizzare:

  • Risposta alle domande frequenti dei clienti
  • Generazione di descrizioni di prodotto ottimizzate
  • Analisi delle tendenze di mercato e del sentiment dei consumatori
  • Personalizzazione delle comunicazioni di marketing

Le sfide di un modello guidato dall’AI: questioni aperte

Nonostante le opportunità, il modello di shopping guidato dall’AI presenta anche significative sfide e questioni irrisolte:

L’algoritmo come gatekeeper

Se ChatGPT diventa un punto di accesso primario per le decisioni d’acquisto, OpenAI acquisisce un enorme potere come “gatekeeper” dell’e-commerce. Questo solleva questioni su come venga determinato quali prodotti vengono raccomandati e quali no, e su come eventuali bias nell’algoritmo possano influenzare il mercato.

La monetizzazione futura e l’imparzialità

Sebbene attualmente OpenAI affermi che i risultati non sono sponsorizzati, resta da vedere come questa funzionalità verrà monetizzata a lungo termine. L’introduzione di qualsiasi modello di revenue sharing o partnership commerciali potrebbe potenzialmente compromettere l’imparzialità delle raccomandazioni.

Accuratezza e responsabilità

Gli agenti AI come ChatGPT possono occasionalmente generare informazioni errate o datate. Quando queste informazioni influenzano decisioni d’acquisto, chi ne è responsabile? Questo solleva questioni di responsabilità legale e di affidabilità che dovranno essere affrontate man mano che questi sistemi diventano più pervasivi.

Verso un nuovo paradigma dell’e-commerce

L’introduzione delle funzionalità di shopping in ChatGPT segna una svolta decisiva nell’evoluzione dell’e-commerce. OpenAI sta effettivamente entrando in un territorio tradizionalmente dominato da Amazon e Google, ma con un approccio radicalmente diverso basato sull’intelligenza artificiale conversazionale e su raccomandazioni presumibilmente non influenzate da considerazioni commerciali.
Per le aziende, questa trasformazione rappresenta sia una minaccia che un’opportunità. Coloro che sapranno adattarsi rapidamente, rendendo i loro prodotti e la loro comunicazione “AI-ready”, potranno trarre vantaggio da questo nuovo canale di vendita. Chi rimarrà ancorato ai modelli tradizionali rischia invece di diventare progressivamente invisibile in un ecosistema sempre più dominato dall’AI.
Con l’obiettivo dichiarato di raggiungere un miliardo di utenti entro la fine del 2025 e un volume di ricerche che già supera il miliardo a settimana, ChatGPT ha il potenziale per diventare una delle piattaforme di e-commerce più influenti al mondo, ridefinendo il modo in cui scopriamo, valutiamo e acquistiamo prodotti online.
Non si tratta più solo di adattarsi a un nuovo canale di vendita, ma di prepararsi per un cambiamento fondamentale nel rapporto tra consumatori, tecnologia e brand. Chi controllerà l’interfaccia, controllerà sempre più la vendita. E oggi, per milioni di utenti, quell’interfaccia è già ChatGPT.

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